Ogni euro speso in prevenzione ne genera nove in termini di ricavo sociale e benessere prodotto alla società.”


A poche settimane dalle elezioni amministrative che coinvolgerà più della metà dei comuni Veneti (323 su 563) l’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto, desidera porre all’attenzione dei candidati sindaco alcune priorità per la costruzione delle politiche locali.

Investire nel sociale consente di mettere in moto nelle comunità meccanismi virtuosi in grado di produrre benessere. Recenti studi hanno evidenziato che ogni euro speso in prevenzione ne genera nove in termini di ricavo sociale e benessere prodotto alla società.

Investimenti che devono partire dalla costruzione in primis di politiche sociali finalizzate alla promozione del benessere delle famiglie e dei bambini fin dai primi anni di vita.

La disoccupazione, l’emergenza abitativa, la fragilità dei legami familiari, la perdita di riferimenti valoriali forti e quindi di identità e potere progettuale, l’aumento di vulnerabilità del “sistema famiglia” stanno portando ad un aumento della fragilità personale e ad un diffuso stato di incertezza che sempre meno trova risposte semplici e immediate.

Sono cambiate le logiche della programmazione delle politiche sociali definite sempre più come un processo aperto, negoziale, non gestito dall’alto al basso ma in maniera tendenzialmente paritaria, per lo sviluppo del senso di comunità e della percezione comune che il benessere collettivo è nelle mani di tutti.

In un contesto in cui, specie nei centri urbani, la povertà relazionale ed educativa sta crescendo in modo preoccupante come professionisti ci sentiamo profondamente interpellati: la figura dell’assistente sociale è oggi chiamata a lavorare a progetti che diano vita a reti di relazioni, come prevenzione e risposta alle situazioni di vulnerabilità.

E’ emerso sempre più come uno dei modi per porre le basi per un nuovo Welfare sia investire sul lavoro di comunità in rete tra ente locale, volontariato e terzo settore.

In Veneto sono 3000 gli Assistenti Sociali, professionisti impegnati in diversi ambiti: dalla giustizia, ai servizi socio sanitari, ai centri servizi per anziani, al mondo del terzo settore e negli enti locali.

Gli assistenti sociali, tanto più chi lavora nei Comuni, hanno la primaria funzione di essere attivatori di risorse, tessitori e sostenitori di relazioni comunitarie, promotori di benessere sociale.
Professionisti inseriti nel flussi di comunità, agenti di cambiamento e produttori di capitale sociale.
Solo questa capacità di investire sullo sviluppo di comunità, sulla prevenzione, sulla promozione, permetterà a lungo termine di creare una cultura sociale, di attivare un tessuto produttivo di benessere, di ottenere una riduzione dell’emergenza sociale e forse anche di risparmiare.

Chiediamo pertanto che vi sia l’attenzione nell’avviare un piano di organizzazione dei servizi sociali e di provvedere ad una presenza adeguata, con riferimento nei Comuni al numero di assistenti sociali (LEA sociale) di 1 ogni 5.000 abitanti, per favorire un proficuo investimento sul lavoro di comunità e sul rinforzo delle reti sociali dei territori.

L’Ordine degli Assistenti Sociali, ritenendo fondamentale costruire alleanze per una adeguata e attenta programmazione delle politiche sociali, è disponibile per le collaborazione ritenute necessarie.

Cordialmente.

Per il Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto
La Presidente
Dott.ssa Mirella Zambello