Con la firma di una convenzione tra l’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori (AIAF) e l’Ordine degli Assistenti sociali del Veneto, è stato avviato un percorso di dialogo per costruire prassi condivise. Primo step: un convegno di studi a Padova sulla responsabilità genitoriale.
Padova, 28, giugno 2019 – Nell’immaginario comune – e spesso anche nella prassi – operano su fronti opposti: da una parte i professionisti del servizio sociale, dall’altra gli avvocati che si occupano in maniera prevalente del diritto di famiglia. Ruoli e competenze diverse, a cui spesso corrispondono visioni differenti che possono sfociare anche in contrasti.
Per la prima volta l’Ordine degli Assistenti sociali del Veneto e la sezione di Padova dell’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori (AIAF), che in Veneto rappresenta oltre 300 professionisti,hanno siglato una convenzione che dà il via a una collaborazione biennale in materia di formazione e aggiornamento.
Oggi, venerdì 28 giugno, il primo esito concreto, con la giornata di studi dal titolo Responsabilità genitoriale e del principio di beneficità: al centro della riflessione, gli interventi che possono essere messi in campo al di fuori dei procedimenti giudiziari, per prevenire il deflagrare di situazioni di conflitto. Un evento cui seguiranno altri sei incontri da qui al 2021.
“Crediamo – ha spiegato Laura Lo Fiego, Vicepresidente dell’Ordine degli Assistenti sociali del Veneto – che sia necessario superare un approccio di lavoro a compartimenti stagni. Le famiglie hanno diritto ad avere una squadra di professionisti che lavorano per il loro benessere. Capita che gli assistenti sociali fatichino a parlare con gli avvocati e viceversa: dobbiamo andare oltre, cambiare passo e modalità. Abbiamo visto che il lavoro di squadra con avvocati, psicologi, educatori porta risultati migliori. L’incontro di oggi è occasione per confrontarci sulle numerose possibilità e modalità di lavoro con le famiglie in prevenzione, elaborando insieme delle buone prassi: anche i legali, così come gli insegnanti, possono essere “sentinelle” in grado di intercettare situazioni di disagio e devono avere gli strumenti per sapere a chi indirizzare le famiglie”.
“Da parte nostra – spiega Assunta Todini, responsabile territoriale AIAF – rileviamo un aumento dei casi di separazioni conflittuali. Spesso ci accorgiamo di come alla situazione legata alla separazione si sommino altre fragilità, che rendono i conflitti di difficile soluzione e spesso impediscono qualsiasi forma di mediazione. Ecco che in casi come questi il dialogo e la collaborazione costante con gli assistenti sociali, ma anche con le altre figure professionali coinvolte nel percorso con le famiglie, diventa fondamentale”.
All’apertura del convegno padovano erano presenti anche il Presidente facente funzione del Tribunale di Padova Francesco Spaccasassi, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Padova Leonardo Arnau e il Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto Alessandro De Carlo: nei rispettivi interventi hanno sottolineato il valore dell’iniziativa e l’importanza di costruire alleanze e linguaggi comuni fra i professionisti.
Al mattino una tavola rotonda ha visto come protagonisti rappresentanti dell’Ordine degli assistenti sociali e degli avvocati dell’Aiaf, ma anche altre figure coinvolte negli interventi di protezione a sostegno della famiglia, come il dirigente scolastico Giovanna Ferrari, la psicoterapeuta Maria Elisa Antonioli e l’educatore professionale Andrea Frosi.Il pomeriggio è stato dedicato ad attività laboratoriali e a un confronto sulle rispettive prassi.
Se infatti l’obiettivo di breve termine è costruire conoscenza e collaborazione fra assistenti sociali e avvocati, l’orizzonte è più ambizioso: rielaborare, con il coinvolgimento di tutti gli Ordini professionali, gli spunti emersi nei sei incontri per arrivare a definire delle buone prassi condivise.
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