Vanessa insieme a Giulia, due giovani donne, il cui nome si aggiunge a quello di altre donne vittime di femminicidio. Le loro storie hanno colpito profondamente ciascuno di noi, due vicende ravvicinate che si sono verificate nelle nostre comunità locali, così vicino a noi che ci risuonano profondamente.
Vanessa e Giulia erano due ragazze nel pieno della loro vita, aperte al futuro con progetti da realizzare in famiglia e nel lavoro, e che rappresentano il simbolo di quelle donne a noi vicine, la cui vita scorre apparentemente normale. Entrambe coinvolte in relazioni affettive che si sono rivelate con il tempo invischianti, soffocanti, malate e di difficile chiusura definitiva dei rapporti.
Tutte queste storie, che incontriamo anche nei Servizi sociali e sociosanitari ci parlano di relazioni complicate. Relazioni su cui gli operatori lavorano per aiutare e sostenere le donne nella presa di consapevolezza, nell’affrontare le decisioni e nel costruire un progetto di vita futuro.
L’Ordine Professionale Assistenti Sociali del Veneto, pur riconoscendo che nel contrasto alla violenza sulle donne negli ultimi anni si sono attivate risorse e politiche di intervento dedicate, ritiene utile potenziare le collaborazioni, la formazione e la responsabilizzazione di tutti gli Organi coinvolti a vari livelli, al fine di diffondere e rendere strutturale la rete dei servizi pubblici e privati, per favorire percorsi di accompagnamento e sostegno alla vittima e ai familiari e la promozione della cultura del rispetto nelle comunità.
Per Vanessa, per Giulia, per ogni donna, per il diritto alla Vita.